Dermatologia - Malattie infettive: Herpes varicella zoster

Herpes - Herpes simplex - Herpes varicella zoster - Herpes zoster

Attualmente si è potuto dimostrare che il virus alla base della varicella e dell’herpes zoster è un unico virus.

La malattia varicella corrisponde all’infezione primaria, mentre l’herpes zoster corrisponde a una ricorrenza, legata alla riattivazione del virus.

Varicella

Varicella è una classica malattia dell’infanzia, molto contagiosa, benigna nella maggior parte dei casi; raramente si vede sotto i 6 mesi, in quanto il neonato è protetto dagli anticorpi materni fino a quel periodo.

E’ più raro vedere la varicella nell’adulto, dove però spesso l’eruzione è più diffusa, associata a disturbi generali più importanti.

L’incubazione è di circa 14 giorni e l’eruzione cutanea è preceduta da una lieve elevazione di temperatura e malessere.

Appaiano quindi in maniera profusa numerose papule che nel giro di poche ore si trasformano in vescicole ombelicate di pochi millimetri di diametro e quindi in pustule.

Successivamente si forma una crosta che si distacca lasciando una piccola zona depressa e talora, raramente può essere cicatriziale.

Le lesioni della varicella possono comparire su tutta la superficie corporea compreso il viso, il cuoio capelluto, le mucose genitali e il torace; nel corso della malattia si hanno numerose eruzioni successive di nuovi elementi, quindi si vedono elementi in varie fasi evolutive (papule, vescicole, pustole, croste).

La comparsa delle lesioni cutanee è caratterizzata da un rialzo febbrile, così come le eruzioni successive, per cui la curva termica della varicella è irregolare senza nessun andamento caratteristico.

Diagnosi

E’ facile nel bambino, visto l’andamento epidemico, mentre risulta più difficile nell’adulto per il quale è utile sovente effettuare un prelievo virologico o una diagnosi citologica.

Nell’adulto si registrano spesso delle forme gravi associate a pneumopatia da varicella.

Terapia

Nelle forme abituali si riassume all’applicazione di antisettici locali, e alla somministrazione di antistaminici per via orale per calmare il prurito che è molto importante nella fase delle croste (che si prolunga per circa una settimana).

Raramente per i bambini bisogna calcolare un isolamento di 15 giorni.

Talvolta la manipolazione delle lesioni (grattaggio nei bambini) può portare a una sovrainfezione delle lesioni cutanee da stafilococco o streptococco; si rende quindi necessaria la somministrazione di antibiotici per via topica e orale.

In pazienti affetti da depressione immunitaria, può essere necessario un trattamento rapido con gammaglobuline specifiche, così come anche nel neonato, oltre alla terapia perorale o endovenosa già citata nel caso di herpes simplex, ma adottate ad altri dosaggi e durate di terapia.

Un vaccino antivaricella è di recente a disposizione. Per ora non ne è stata promulgata l'obbligatorietà all'uso.

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© Dr. S. Gilardi, pubblicato il 3 apriele 2002, aggiornato  il 26.12.2005 23:21:40