Allergologia: Le possibilità terapeutiche
Terapie: Antistaminici - Stabilizzatori - Corticosteroidi - Vasocostrittori - Desensibilizzazione
In presenza
di una diagnosi precisa il tentativo terapeutico che si impone è evitare il
contatto del paziente con la sostanza o le sostanze incriminate.
In mancanza
di questa possibilità si cercherà
di curare i sintomi cercando di curare i singoli organi colpiti. A questo scopo
abbiamo a disposizione:
-
per via locale (topica): colliri, spray
nasali;
- per via orale: antistaminici cosiddetti non sedativi;
- antistaminici con effetto sedativo.
2) "Stabilizzatori" della membrana dei mastociti
Impediscono
la liberazione di istamina dai mastociti.
-
per via orale, in caso di
manifestazioni acute o particolarmente importanti;
-
per via sistemica
-
per via topica: creme, pomate,
lozioni;
-
deposito di corticosteroidi intramuscolari
(sempre più raramente utilizzati);
- per via topica: spray nasali.
5) La cura di desensibilizzazione specifica (o iposensibilizzante)
Questo
tipo di cura è una possibilità da utilizzarsi in caso di allergie di tipo
immediato gravi per le quali le terapie medicamentose sono risultate
insufficienti e le possibilità di evitare l’allergene sono estremamente
ridotte.
Viene
utilizzata dopo opportuni test cutanei e serologici e dopo una verifica
anamnestica approfondita. Mira a ridurre drasticamente il bisogno in medicinali.
Solo nella cura preventiva dell’anafilassia da veleni di imenotteri questo
tipo di terapia è la prima priorità.
Il
principio consiste nel somministrare all’inizio delle dosi sufficientemente
deboli di allergene per non scatenare sintomi ed accrescere progressivamente
queste dosi fino a raggiungere quelle considerate sufficienti per proteggere il
paziente. Esistono differenti prodotti farmaceutici per ottenere questi scopi e,
a seconda dell’esperienza e delle scuole di allergologia, si possono
suddividere le cure di desensibilizzazioni stagionali o perenniali.
Quest’ultima maniera di procedere, che prevede, oltre alla somministrazione
dell’allergene preparato nella fase pre-stagionale anche nella fase
costagionale, sembra dare i migliori risultati di protezione.
Talvolta verificare la disponibilità di mezzi medicamentosi anti-allergici da utilizzarsi in caso di reazioni secondarie è un gesto di utilità. Reazioni locali sottoforma di rossori ed infiltrazione possono considerarsi fisiologiche se sono della portata di un paio di cm. É importante che ricordare al paziente di gestire un proprio calendario quotidiano dei disturbi alfine di permetterne una migliore conoscenza dal punto di vista dell'intensità, dell'ubiquità e della ciclicità.
Tale tipo di terapia è coronata da successo, se l'indicazione è posta correttamente, in caso di pollinosi e di allergia agli imenotteri. Successi più moderati sono da preventivarsi in caso di desensibilizzazioni con estratti di acari e di muffe.
Allergologia: Allergie - Diagnosi - Terapie - Prevenzione - Consigli
© Dr. S. Gilardi, pubblicato il 11.05.2002, aggiornato il 01.12.2007 23:15:42