Allergologia - Diagnosi: Esami paraclinici
Diagnosi: Test cutanei - Test di provocazione - Esami del sangue
Oggigiorno vi
è un’enorme varietà di test cutanei e/o serologici. Bisognerà procedere
perciò in maniera critica, per effettuare una valutazione screening, basandosi
essenzialmente sui dati raccolti tramite l’anamnesi.
Il lavoro
dell’allergologo sarà quello di stabilire se la sensibilizzazione messa in
evidenza a livello cutaneo e/o serologico (che significa presenza di IgE
specifiche contro gli antigeni testati) è effettivamente di importanza clinica
o se invece è la conferma di un processo di sensibilizzazione, però non di
attualità.
La diagnosi eziologica (basata sulla causa) specifica deve considerare la sintomatologia clinica, la probabile porta d’entrata dell’allergene e la natura dell’allergene sospettato. Oltre alle prove di sottrazione e di esposizione non sempre realizzabili e spesso troppo lunghe, la più importante metodica per svelare eventuali sensibilizzazioni specifiche del paziente è costituita dalle prove cutanee. Il soggetto viene messo a contatto con gli allergeni sospettati in dosi tali da fornire risposte locali senza scatenare la sintomatologia in maniera completa. Il medico dovrà scegliere quale tipo di test utilizzare. Verranno presi in considerazione i test prick, i testi scratch ed i test intracutanei per le allergie di tipo immediato (rinite, congiuntivite, sinusite, laringite, bronchite con o senza asma), mentre i test epicutanei saranno generalmente utilizzati per le patologie di tipo ritardato (eczema).
Allergologia: Allergie - Diagnosi - Terapie - Prevenzione - Consigli
© Dr. S. Gilardi, pubblicato il 11.05.2002, aggiornato il 15.04.2006 14:17:11