Osteoporosi.ch - Diagnosi: Esame in laboratorio
Esame clinico - Esame laboratorio - Esame radiologico
Gli esami di laboratorio non permettono la diagnosi di osteoporosi. Sono però molto utili, una volta posta la diagnosi, per identificare il tipo di osteoporosi ed in particolare per escludere un’osteoporosi secondaria. Da notare che le forme primitive di osteoporosi postmenopausale o senile non presentano alterazioni dei test di laboratorio.
In ogni caso, un bilancio di laboratorio più o meno approfondito deve accompagnare ogni diagnosi di osteoporosi. Si distinguono esami di base (p.e. velocità di sedimentazione, calcio, funzione renale ed epatica) ed esami più approfonditi necessari in taluni casi (p.e. Vitamina D, Paratormone, ormoni tiroidei, ecc). Ogni accertamento dev’essere individualizzato.
Con gli esami del sangue e delle urine si possono inoltre determinare i marcatori (markers) del rimodellamento (turnover) osseo. Si distingue in marcatori della formazione ossea (attività osteoblastica) e del riassorbimento osseo (attività osteoclastica), oggi molto più usati (p.e. Piridoline, Desossipiridoline, Telopeptidi N o C terminali). Un aumento di questi markers é fortemente indicatore di un metabolismo osseo aumentato e dunque di una perdita ossea accelerata. Questi parametri rappresentano inoltre un potenziale rischio di frattura indipendente dalla massa ossea, per cui possono essere utili nella decisione terapeutica. Permettono inoltre di seguire o verificare l’efficacia di un farmaco ma anche l’aderenza dei pazienti alla terapia. Il loro utilizzo è per il momento limitato.
Negli ultimi decenni sono stati individuati alcuni marcatori genetici legati una ridotta massa ossea, ciò che potrebbe permettere di identificare precocemente i soggetti a rischio di osteoporosi. Così sono stati scoperti diversi polimorfismi in geni legati al metabolismo dell’osso. Fra questi i più conosciuti sono i geni che codificano per il recettore degli estrogeni (ESR), per il recettore della vitamina D (VDR), per il collagene A1 (COLIA1) e per il recettore della calcitonina (CTR). La ricerca in questo campo indica che l’osteoporosi è una malattia legata a più geni, quindi una determinazione più affidabile della predisposizione all’osteoporosi richiede l’analisi di diverse componenti genetiche. In ogni caso, oltre ad essere costosi, questi esami non hanno per il momento una rilevanza clinica (non permettono né una diagnosi né di stabilire una terapia) e non sono dunque utili alla pratica clinica quotidiana.
© Dr. P. Pancaldi, pubblicazione: 2010; aggiornato il 04.04.2010 21:18:54