Osteoporosi.ch - Prevenzione: Esposizione al sole (vitamina D)
Alimentazione - Attività fisica - Esposizione solare - Sostanze nocive - Cadute
È risaputo che il principale generatore di Vitamina D é la pelle sotto l’influsso dei raggi solari ultravioletti. Le fonti alimentari di Vitamina D sono rare e assicurano solitamente solo il 10% dell’apporto o del fabbisogno (ulteriori fattori di rischio: malassorbimento, obesità). Con l’età diminuisce sia l’esposizione al sole che la facoltà della pelle di sintetizzare la Vitamina D, ma anche l’apporto alimentare. Una carenza di Vitamina D è di conseguenza molto frequente e oserei dire una costante nella popolazione anziana. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, anche i paesi situati a latitudini favorevoli rispetto al’insolazione, hanno un’incidenza molto alta di stati carenziali di Vitamina D. Ulteriori fattori come p.e. l’uso di creme solari per motivi medici (p.e. nei casi di fotoallergia o altre malattie cutanee), fattori genetici (razza di carnagione scura), culturali o religiosi rappresentano un rischio supplementare.
La Vitamina D ha un ruolo molto importante sia sul tessuto osseo sia sulla muscolatura. Dei tassi insufficienti di Vitamina D sono in effetti correlati ad un rischio di caduta molto più alto. Un’esposizione moderata (circa ½ ora al giorno con esposizione delle braccia e del viso) è sufficiente per garantire una normale quantità di Vitamina D, per lo meno fino nell’età adulta. Da notare che un’eccessiva esposizione solare può essere dannosa e comportare rischi di tumore alla pelle. Negli anziani è per tato spesso necessaria una somministrazione di Vitamina D in gocce o iniezioni. Il costo di una sostituzione di Vitamina D è dell’ordine di 5-15 Fr. l’anno, ciò che dovrebbe essere un incentivo ad una maggiore supplementazione di Vitamina D, soprattutto della popolazione d’età superiore a 65-70 anni.
© Dr. P. Pancaldi, pubblicazione: 2010; aggiornato il 20.04.2010 23:51:00