Osteoporosi.ch - Terapia: Misure generali
Misure generali - Medicamenti specifici - Soglia terapeutica
Fratture vertebrali : necessitano solitamente di un periodo di riposo di alcune settimane, non appena possibile é tuttavia necessario mobilizzare il paziente per evitare l’effetto negativo dell’immobilizzazione sul trofismo osseo e muscolare. Un corsetto lombare in caso di fratture vertebrali lombari basse o un corsetto a tre punti, in caso di frattura lombare alta o toracica è spesso utile nella fase acuta, sia per i dolori sia per evitare se possibile un’ulteriore deformazione della vertebra fratturata. La fase dolorosa dopo una frattura vertebrale può durare poche settimane ma anche protrarsi per più mesi.
Dal lato farmacologico la terapia antalgica richiede spesso l’uso di analgesici potenti, da ridurre in seguito progressivamente, con l’obiettivo di limitare ad un minimo l’immobilizzazione a letto. La Calcitonina intranasale o sottocutanea è spesso usata per brevi periodi, visto che oltre ad un effetto osseo possiede anche una proprietà antalgica. Non appena possibile dev’essere iniziata una terapia antiosteoporotica, solitamente di bisfosfonati. In taluni casi può essere considerato il ricorso ad una vertebroplastica.
Fratture periferiche: la cura della frattura periferica può essere conservativa (immobilizzazione in gesso) oppure chirurgica (stabilizzazione con osteosintesi). In taluni casi, come p.e. le fratture d’insufficienza dei metatarsi, non sono necessarie particolari misure se non uno scarico con stampelle della regione interessata.
Dolori cronici: si osservano talvolta soprattutto alla colonna vertebrale. Possono essere dovuti ad una frattura vertebrale non del tutto stabilizzata ed evolutiva con progressiva deformazione del corpo vertebrale (utilità di controlli radiologici nelle prime settimane/mesi) oppure ad uno scompenso statico e/o degenerativo secondario. La terapia antalgica non differisce sostanzialmente da quella delle rachialgie di altra origine. Delle misure fisioterapiche sono spesso utili, con scopo antalgico, ma anche riabilitativo migliorando il trofismo muscolare vertebrale e migliorando l’equilibrio, i riflessi e la coordinazione, riducendo per quanto possibile il rischio di caduta.
Mezzi ausiliari: sono spesso necessari nella gestione del paziente osteoporotico. Si va dalle misure logistiche a casa (corrimano sulle scale, maniglie nella vasca da bagno), ai vari corsetti e a tutti i mezzi necessari a garantire una deambulazione sicura (bastoni, stampelle, deambulatori).
Da non dimenticare l’utilità del Telealarm, una sorta di orologio da portare al polso, che permette di allertare con la semplice pressione su un bottone i famigliari o il personale curante di una situazione non più gestibile dal paziente, come l’impossibilità di rialzarsi dopo una caduta.
© Dr. P. Pancaldi, pubblicazione: 2010; aggiornato il 20.04.2010 23:56:00